Un’ondata di emotività ha travolto il tranquillo comune di Terrasini, Palermo, quando un uomo di 60 anni, pieno di rabbia e frustrazione, ha fatto irruzione con violenza nella stanza del sindaco Giosuè Maniaci. Un misto di impotenza e disperazione lo aveva spinto ad agire in maniera estrema: aveva cospargendo la stanza di benzina e minacciato di appiccare il fuoco. Il mistero dietro la sua sfuriata era stato svelato: aveva appena scoperto di perdere il suo reddito di cittadinanza, il sostegno su cui contava per sopravvivere.
Ma la tragedia è stata fortunatamente evitata grazie all’intervento tempestivo del segretario generale Cristofaro Ricupati, che ha cercato il dialogo con l’uomo in preda all’ira. Nel frattempo, il presidente del consiglio comunale, Marcello Maniaci, ha agito con prontezza, riuscendo a fermare l’uomo prima che commettesse l’irreparabile. Sul posto sono giunti i carabinieri e il personale medico del 118, che hanno portato l’uomo all’ospedale di Partinico per controlli medici di routine.
La tensione era palpabile negli ultimi giorni, quando molti beneficiari del reddito di cittadinanza si sono precipitati presso gli uffici dell’INPS, drammaticamente colpiti da un messaggio SMS ricevuto il 28 luglio che annunciava la sospensione della misura a partire da agosto. L’incertezza sul futuro ha generato un’ondata di preoccupazione e angoscia tra coloro che dipendevano da quel reddito di sussistenza.
Il sindaco Giosuè Maniaci non ha potuto fare a meno di commentare l’incidente che ha scosso il suo comune, sottolineando l’enorme flusso di informazioni errate che ha alimentato la confusione e l’ansia in questi giorni. I beneficiari privati del reddito di cittadinanza sono stati sollecitati a cercare supporto presso i comuni, ma è evidente che gli enti locali non possono sostenere tutte queste famiglie senza un adeguato sostegno legislativo, governativo o regionale. Il sindaco ha ribadito come ogni giorno i comuni si impegnino per creare opportunità economiche, ma è semplicemente impossibile soddisfare le richieste individuali di ogni cittadino.
Riguardo all’uomo di 60 anni, il sindaco Maniaci ha rivelato di avergli offerto diverse occasioni di impiego nel corso del tempo, ma tutte le proposte sono state tutte rifiutate a causa di “presunti problemi fisici”. Questa triste situazione dimostra quanto sia complesso cercare di trovare una soluzione per ciascuna persona che si trova in difficoltà, ma la società non può fermarsi di fronte a queste difficoltà. È necessario continuare a lottare per un sistema di sostegno equo ed efficace che assicuri una vita dignitosa per tutti. Solo così potremo evitare che il desiderio di disperazione si trasformi in gesti estremi come quello che si è verificato qui a Terrasini.